La
sera guardo il programma di ricerca delle persone scomparse, la più strepitosa
fiction della tivù italiana. Si cerca un uomo, settantenne, che dopo aver
seppellito la moglie morta di cancro, da Tradate se n'è andato in viaggio
premio a Bucarest. «Si è messo in valigia una scorta di pastiglie Viagra»,
racconta un suo amico tradatese, «poi dev’essere uscito dalla pensione col
Viagra nel borsello, dato che in camera niente han ritrovato, e per le vie di
Bucarest bum! si è volatilizzato». Un dipendente del consolato italiano, allertato
dal nipote, scuote la testa. «Ah, qui è pieno di puttanieri italiani», dice telecamere
spente al giornalista, «tutta gente che viene per trovare conforto… per un
motivo o per l’altro, si capisce, han tutti la moglie morta di cancro, si
capisce, si capisce… Arrivano con le loro pastiglie, e per sempre qui
rimangono. Fanno i fenomeni. Credono tutti di essere come…». «Come chi?» chiede
il giornalista. «Eh, ci capiamo…» dice il dipendente. «Quello lì ci ha rovinato
un’intera generazione di maschi settantenni! Lo sa cosa diceva Churchill?... ‘Mi
piacciono i maiali’, diceva, ‘perché i cani ci guardano dal basso, i gatti dall’alto,
i maiali invece ci trattano da pari’… A proposito, lei è sposato?» chiede al
giornalista, che vai sui sessanta, in verità.
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