venerdì 27 aprile 2012

Risponda-il-tuo-valore

La signora Emma accende la televisione: sono le cinque e mezza, l’ora della TV dei ragazzi. Parte la sigla col girotondo dei bambini che si tengono per mano. Il tenente Rip e il sergente O'Hara devono salvare un branco di cavalli selvaggi da un cacciatore senza scrupoli. Rin Tin Tin e Rusty lasciano Forte Apache e gli tendono un agguato. Gigi urla: «Serpe schifosa! Cavagli fuori le budella!». Poi sale in piedi sulla sedia e comincia a saltare. «Bastardo! Meriti la morte!». Così col piede destro sfonda il sedile che è di rete, tipo. «Brutto mascalzone!». La signora Emma gli molla una sberla in faccia. «Farai la fine di quel disgraziato di tuo padre!». Il coniglio Bugs Bunny sbuca dal tunnel e scopre che si è perso: Beep Beep vuole impedirgli di raggiungere il canyon dei cercatori d’oro. Gigi si strofina gli occhi. Il sangue gli esce dalla ferita ma lui trattiene il pianto. «Risponda-il-tuo-valore-alla-mia-tempra!» urla slanciando il braccio in aria, che sarebbe il motto del capitano coraggioso. Beep Beep innesca la miccia e il coniglio esplode.
[da ‘Le descrizioni’]

lunedì 23 aprile 2012

Inganno

«Colazione all'inglese per tutti gli ufficiali di sua maestà!» diceva mio padre la domenica mattina. Metteva la padella sul fornello. Accendeva la fiamma. Estraeva dal frigo un uovo. Tac! Con un colpo secco lo spaccava tra le dita e il palmo. L'uovo scivolava in padella, il tuorlo integro nel mezzo, l'albume che in pochi secondi gli si rapprendeva intorno. Mio padre ci stendeva a friggere vicino delle fette di salame. «Non erano cattivi, gli inglesi», diceva. Ricordava l'Africa. Gli inglesi cercavano un cuoco tra i prigionieri raccolti nel campo libico. «Io!» si offrì mio padre. Mentiva. Aveva fame. Imparò a cucinare l'uovo fritto col bacon. English Breakfast. «La pancetta», diceva versandoci l'uovo nel piatto, a mia madre e me, «mica c'era, in Libia. Bisognava far finta che lo strutto fosse pancetta. Il cuoco faceva finta, gli ufficiali inglesi facevano finta. Amici o nemici, sull'identità della pancetta, ci si metteva d'accordo. Perché conveniva così», diceva mio padre. «Era un inganno che serviva a tutti per sopravvivere».

venerdì 20 aprile 2012

Dice Kurt

Ai cronisti dei quotidiani e agli scrittori non creativi s'insegna a non rivelare nulla di se stessi nei loro scritti. Questo fa di loro dei mostri nel mondo degli scrittori, dal momento che quasi tutti gli altri sciagurati con le dita macchiate d'inchiostro di quel mondo rivelano molto di se stessi ai lettori. A queste rivelazioni, casuali o intenzionali, diamo il nome di elementi di stile.
[da 'Come scrivere con stile', in coda a Kurt Vonnegut, Benvenuta nella gabbia delle scimmie, op.cit., pag.145]

mercoledì 18 aprile 2012

'Le descrizioni' a Parma e alla radio

Oggi pomeriggio, verso le sei, 'Le descrizioni' sono alla libreria Fiaccadori, in strada Duomo, a Parma. Se ne parla con Antonio Paolacci e con il giornalista Lorenzo Sartorio; leggo qualche pagina.

Se questa notte non dormite, poi, alle due circa, sintonizzatevi su radio1 Rai. Andrà in onda una breve intervista che ho fatto con la giornalista Lucilla Noviello.

venerdì 13 aprile 2012

E poi

7. Abbiate compassione per i lettori
Devono identificare migliaia di piccoli segni sulla carta, e dare loro immediatamente un senso. Devono leggere, un'arte così difficile per la maggior parte della gente che non riesce a padroneggiarla veramente anche dopo averla studiata alle medie e alle superiori, per dodici lunghi anni.
[da 'Come scrivere con stile', in coda a Kurt Vonnegut, Benvenuta nella gabbia delle scimmie, op.cit., pag.148]

mercoledì 11 aprile 2012

'Le descrizioni' a Bologna

Oggi pomeriggio, alle sei, alla libreria Melbook di Bologna, in via Rizzoli, dopo brillante introduzione di Antonio Paolacci, direttore editoriale di Perdisa Pop, m'intratterrò in scarna ma amabile conversazione con Luigi Bernardi, a proposito di 'Le descrizioni'. Leggerò qualche pagina. Se siete in città, veniteci. Dopo c'è perfino l'aperitivo, il frizzantino prodotto dall'editore.

martedì 10 aprile 2012

Dice anche

4. Assomigliate a voi stessi
Io trovo che la mia scrittura sia molto più convincente, e anche gli altri sembrano di questa opinione, quando dò l'idea di essere in tutto e per tutto una persona che viene da Indianapolis, che è ciò che sono.
[da 'Come scrivere con stile', in coda a Kurt Vonnegut, Benvenuta nella gabbia delle scimmie, op.cit., pag.147]

venerdì 6 aprile 2012

Dice

3.Siate semplici
Per l'uso della lingua: Ricordate che i due grandi maestri della lingua, William Shakespeare e James Joyce, scrivevano frasi quasi infantili mentre i loro argomenti erano i più profondi. - To be or not to be? - chiede l'Amleto di Shakespeare. La parole più lunga è di tre lettere.
[da 'Come scrivere con stile', in coda a Kurt Vonnegut, Benvenuta nella gabbia delle scimmie, op.cit., pag.146]

martedì 3 aprile 2012

Dice Kurt

1. Trovate un argomento che vi sta a cuore e di cui dentro di voi sentite che dovrebbe importare anche agli altri. Il più irresistibile e seducente elemento del vostro stile sarà proprio questa sincera passione, e non i vostri giochi linguistici.
[...] Sarete certamente interessati a una petizione al sindaco in merito a una buca davanti a casa vostra oppure a una lettera d'amore alla ragazza della porta accanto.
[da 'Come scrivere con stile', in coda a Kurt Vonnegut, Benvenuta nella gabbia delle scimmie, op.cit., pag.145]