e temo, e spero; e ardo e sono un ghiaccio;
e volo sopra 'l cielo, e giaccio in terra;
e nulla stringo, e tutto il mondo abbraccio.
Tal m'ha in pregion, che non m'apre né serra,
né per suo mi riten né scioglie il laccio;
e non m'ancide Amore, e non mi sferra,
né mi vuol vivo, né mi trae d'impaccio.
Veggio senz'occhi, e non ho lingua, e grido;
e bramo di perire, e cheggio aita;
e ho in odio me stesso, e amo altrui.
Pascomi di dolor, piangendo rido;
egualmente mi spiace morte e vita:
in questo stato son, donna, per voi.
[Francesco Petrarca,
Canzoniere, sonetto 30v, Milano, Bur, pag.547]
Non ti sopporto più m'hai rotto i coglioni mi
scarichi addosso le tue paranoie io non ne voglio un cazzo, io non ne voglio un
cazzo, io non ne voglio un cazzo - io non sopporto più il tuo isterismo che sta
rodendo il mio organismo - fatti un po'
i cazzi tuoi, fatti un po' i cazzi tuoi, fatti un po' i cazzi tuoi - mi fai sempre delle gran scene ed io non so
chi poi mi trattiene dal tagliarmi le tue vene, dal tagliarmi le tue vene, dal
tagliarmi le tue vene - io non sopporto più le tue crisi isteriche - mi viene una
voglia, una voglia feroce di darti un rullo di kartoni, di darti un rullo di
kartoni, di darti un rullo di kartoni.
[Skiantos, Non ti sopporto più, Kinotto, Cramps
Records, 1979]