venerdì 28 dicembre 2012

So it goes #36

«Con la febbre, come va?» dice Zelda al telefono. «Ancora qualche linea», dico. «Cos’hai preso?». «Pastiglie di Spongata». Oggi ho dormito quindici ore. «Quindici ore, ho dormito, oggi», dico. «Avrai una pelle meravigliosa», dice Zelda. «Pura come Camay, direbbe DeLillo». «Come cosa?». «Niente». Non raccoglie la battuta. Così le racconto dell’esplosione dei fichi al caramello. «Durante il viaggio in direzione del pranzo natalizio», dico, «il vasetto che ho messo nella busta con gli altri regali…  non ci crederai, ma all’improvviso si è disintegrato». «Fantastico», dice Zelda. «…Come se ci fosse qualcosa, che dall’interno, provocando pressione, lo ha fatto saltar per aria… il caramello si è infiltrato tra i tasti del libro-pianoforte, appiccicato al corpo del peluche Winnie Pooh...». Zelda ride a crepapelle, fa il nome di Marcel Mauss.
 
So it goes, so it goes.
 

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