domenica 16 dicembre 2012

Passa-a-Vodafone

Trascorsero alcune settimane. Nevicò. Con la neve, i turisti disertano la città. Hanno paura di raffreddarsi, scivolare sul marciapiede. Preferiscono la montagna. Vogliono prendere la seggiovia.
Di Clizia non avevo notizie. Sapevo che doveva operarsi a un ginocchio. Era caduta sul sagrato della basilica, mi aveva detto una delle Sgambate Guide Combattenti, mentre accompagnava un gruppo di ufficiali della marina. Era un martire del lavoro.
Mentre passavo sotto le due torri, un sabato, mi si avvicinò un nero con la cassetta a tracolla piena di oggetti.
«Scusa», disse,«scusa…Calendario, prendi calendario... Con Tom Cruise. George Clooney, Brad Pitt, Keanu Reeves, Russell Crow, Matt Damon… Scusa, disse, scusa… Accendino, prendi accendino. Un euro, dammi un euro… Ehi bellissima, un euro. Scusa, un euro per un panino».
Gli misi una moneta sul palmo della mano. Lui la strinse in un pugno.
«La devi smettere, di scusarti».
Si allontanò calcandosi in testa il berretto di lana a strisce.
Pensai alla sua infanzia; trascorsa nell'Africa nera. Lo vidi bambino mentre usciva dal villaggio di capanne per correre nudo, gareggiare con le zebre nella savana piatta. Poi col cappello di lana e la sciarpa al collo dentro un casermone alla periferia della città. Lo pensai seduto davanti a una stufetta elettrica, mentre mangiava carne in scatola.
Mi mossi in direzione della piazza. Era mattino presto. Ero uscita con l’idea di camminare.
Sotto il voltone del Podestà, sedeva in cerchio un gruppo di pakistani. I cappotti dai colori spenti nascondevano tuniche colorate. Più avanti, coppie di anziani, col cappello e la cravatta. Si scrutavano, si tenevano a distanza, i due nuclei, ma si capiva che si conoscevano. Osservavano due ragazzi che, negli angoli opposti del voltone, parlavano rivolti alla parete.
«Life-is-now», diceva uno.
«Passa-a-vodafone», replicava l'altro.
Provavano il fenomeno di risonanza acustica.
Imboccai via D'Azeglio. In cielo ronzava l'elicottero. A un certo punto, se ne aggiunse un altro. Facevano delle acrobazie.
Tornai a casa. Guardai il cielo dal terrazzo. Era buio e nebbioso.
[dalla Guida gastronomica]

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