giovedì 14 febbraio 2013

La parola ‘puttana’

Alle tre, dopo aver fatto i compiti, prima dell'arrivo della Rossana, prendevo fuori il Quaderno delle Parole e cercavo sul Nuovissimo Dizionario quelle che avevo lasciato indietro nei giorni passati: 'licenza', 'crepitare', 'furbesco'.
Da quando avevo cominciato con le Descrizioni, trascuravo infatti la ricerca delle parole. Mentre ero impegnata nella Descrizione capitava però che la parola esatta e insostituibile per quella frase alla mente non mi venisse. Non la trovo perché non la conosco, pensavo. Così mi convinsi che la ricerca della parola è un esercizio indispensabile e molto strettamente collegato allo svolgimento della Descrizione che mai bisogna abbandonare se si intende migliorare e spaziare negli argomenti prescelti.
Sul Nuovissimo Dizionario cercai il nome 'puttana' che aveva fatto così infuriare mia madre, ma non c'era. Chiesi alla Rossana se sapeva cosa voleva dire.
Quel giorno l'aveva accompagnata sua madre. L'Agnese è indisposta, aveva detto. La signora Anna era vestita per uscire, col cappello e il cappotto: doveva andare a scuola a una riunione di maestre.
«Puttana è una donna che si fa baciare da tutti», spiegò la Rossana. «Gli uomini le danno i soldi e quello è il suo mestiere». Disse che l'aveva visto in un film: una puttana che saliva su un'Alfa Romeo nera con alla guida un uomo pelato. Scrissi la definizione sul Quaderno.
Io penso infatti che questo genere di parole, anche se non sono contenute nel Nuovissimo Dizionario, non si può escluderle dalle Descrizioni. Perché per raccontare la vita come è vissuta per davvero, le Descrizioni è indispensabile che parlino di tutto, di quegli argomenti che mettono paura o fanno schifo compresi. Le Descrizioni devono obbligare a guardare anche quello che non si vuole vedere. Io penso che dappertutto c'è una storia.
[da Le descrizioni]

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