giovedì 21 febbraio 2013

Disprezzo del danaro, pranzo con gli amici

Ho sempre avuto un grande disprezzo del danaro; non perché non mi piacesse essere ricco, ma perché detestavo le preoccupazioni e le seccature che sono compagne inseparabili dell’essere ricchi. Non ebbi la possibilità di lauti banchetti, e perciò non ebbi da fissarci il pensiero: ma io mangiando poco e semplicemente passai la vita più contento che con le loro raffinatissime tavole tutti i successori di Apicio. I banchetti – li chiamano così, ma sono gozzoviglie, nemiche della moderazione e del vivere costumato - non mi sono mai piaciuti, ed ho giudicato una fatica inutile invitarvi gli altri e dagli altri esservi invitato. Ma pranzare con gli amici mi è sempre piaciuto, tanto che nulla mi è stato più gradito che averli come commensali, e mai di mia volontà ho mangiato senza compagnia.
[Francesco Petrarca, Ai posteri, op.cit., pag.5]

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