Ora, ogni apertura a sinistra sia
della scuola che della televisione non è servita a nulla: la scuola e il video
sono autoritari perché statali, e lo stato è la nuova produzione (produzione di
umanità). Se dunque i progressisti hanno veramente a cuore la condizione
antropologica di un popolo, si uniscano intrepidamente a pretendere l’immediata
cessazione delle lezioni della scuola dell’obbligo e delle trasmissioni
televisive. Un quarticciolo senza abominevoli scuolette e abbandonato alle sue
sere e alle sue notti, forse sarebbe aiutato a ritrovare un proprio modello di
vita.
[Pier Paolo Pasolini, op.cit.,
pgg.170-171]
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