mercoledì 23 gennaio 2013

So it goes #41

«Io sono un’antigarantista esistenziale», dico a Zelda. È davanti al pc, legge Il Corriere on line. «Nel senso che penso che in partenza, tutti nasciamo colpevoli, e che a ciascuno stia poi di dimostrare, col comportamento, di essere innocente». «Tu sei calvinista», dice Zelda. «No, la coscienza non c’entra», dico, «neanche l’etica, né la religione. Ma il principio può diventare socialmente utile… Dato che se ognuno, per salvarsi le chiappe, è tenuto a mostrare il lato meno schifoso di sé, magari l’umanità ne guadagna in qualità». «Guarda qui!» fa lei. In diretta legge la notizia della voragine finanziaria che oggi travolge l’istituto del Monte dei Paschi di Siena, di nuovo i derivati, il denaro pubblico che servirà per ripianare il disastro annunciato. «Robespierre», dice, «sulla scheda elettorale, io ci scrivo Maximilien de ROBESPIERRE, lista collegata: PERIODO DEL GRANDE TERRORE, così scrivo, altro che antigarantista!». ‘Antigarantista esistenziale’, prego, Zelda, questa è l’espressione. Ma non insisto, in questo caso, no.
 
So it goes, dice Kurt.

Nessun commento:

Posta un commento