«Quando non si sa come comportarsi
oppure che direzione imprimere alla propria vita», dice Picche, «due sono i
luoghi dove andar a cercare la risposta». Parla così perché mi vede distratta,
che ho dei pensieri amari. «Il primo è il romanzo ‘Il piccolo principe’», dice.
«Eh?». Rido. Ma Picche è serio. «Senti, Picche», dico, «’Il piccolo principe’
l’ho letto a dodici anni e già allora non mi ha granché impressionato e poi in
questo preciso momento, per tua conoscenza, leggo e con supremo diletto, le
prose del Petrarca, per capirci, dunque non vedo perché… L’altro luogo dove
cercare qual è?». «Le canzoni di Vasco», dice Picche. Le canzoni?... Fantastico Picche, penso. «Vabbe’», dico, «senti… gradisci una sfrappola?».
Ma poi quando va via, corro a vedermi in rete il nuovo singolo di Vasco, uscito
proprio qualche giorno fa, ma così, solo per curiosità. E a un certo punto, dopo
le parole tipiche vaschesche o vaschiane, ecco una frase che testuale dice ‘te la prendi te
la responsabilità’. Vabbe’, penso, sì. Ma queste parole con forza mi si piantano nel
cervello. Nel senso che entrando in posta, il pomeriggio, penso Te la prendi te la
responsabilità, leggendo Petrarca, la sera, penso Te la prendi te la… Te la prendi te, te la prendi te... Picche darling, era
proprio la risposta che cercavo.
Nessun commento:
Posta un commento