sabato 19 gennaio 2013

So it goes #39

«Questa cosa che ha ribadito, quando era da Santoro, per esempio», dico. «Sì, insomma, che se vince, cambia la costituzione, rafforza i poteri del presidente del consiglio…». «E allora?» dice Max. Sta impastando i canederli. Ogni tanto gli viene di cucinare il goulasch, questo piatto della sua infanzia sudtirolese. «Be’, non mi esce di testa», dico, «mi rende inquieta». «Ma mica vince». «E chi lo giura?... Lo sai quanti fatti incredibili stan succedendo, di questi tempi? Tipo Pannella che coi radicali nel Lazio dan l'appoggio a Storace? Grillo che dice i sindacati sono entità inutili? Che ascolti Fini e Vendola dialogare e scopri che sull’immigrazione la pensano praticamente in modo identico? Non ha tutto questo dell’incredibile?». Max forma delle grosse palle di pane, speck, uova, le depone sul tagliere, in fila perfetta. «No, nell’aria c’è qualcosa, di questi tempi», dico, «per la quale i poli opposti sembra che convergano, una specie di simmetrico ribaltamento del significato». «Sarà per un fatto astrologico?...» mi sfotte Max. «I canederli, di questi tempi», dico, «ti ricordo che l’ultima volta ti si erano perfino spaccati».
 
So it goes, dice Kurt, so so so.

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