È curioso notare che in un tempo
come il nostro, così portato a chiarire tutto, così pronto a eliminare il
mistero, in possesso, come mai in precedenza, di strumenti e di metodi
d’indagine che permettono, giorno dopo giorno, di estendere il confine del
sapere e di far compiere prodigiosi balzi in avanti alla scienza, è curioso
notare, dicevo, che mai come oggi il mistero è stato così presente nella vita.
Lo si percepisce ovunque, perfino
nei quotidiani, specchi della vita moderna, che vengono composti e curati in
modo tale che ogni cosa sia chiara e logica, scoprirete tra le righe, in
margine a ogni notizia, una dose di mistero che fa sì che le vicende più
semplici diventino complicate, oscure, quasi fossero il prodotto di una forza
occulta che le modella e le dirige…
E così c’è chi si dice sicuro che
il mondo contemporaneo è governato da un misterioso consesso di vecchi saggi
che vivono nel cuore dell’India e che hanno in mano il nostro destino, o dai
Sei Savi di Sion, o da un ometto rintanato in un piccolo ufficio di Parigi,
Londra, Berlino o New York, un ometto dalle pupille luccicanti, dotato di una
volontà terribile e di un cuore fatto solo di cifre, quotazioni, milioni,
miliardi, dollari, registri, oro, banconote, che compra tutto, dirige tutto,
può tutto. Nessuno li ha mai visti, questi terribili padroni del mondo, ma la
loro presenza è così palpabile che si potrebbe quasi scrivere la loro
biografia. Sono loro la causa di tutto…
La loro voracità è insaziabile.
Forse sono solo dei fantasmi, ma
in ogni parte del mondo, la gente li accusa di tutto.
E ne ha paura.
[Blaise Cendrars, Rhum, Roma,
Editori Riuniti, 1998, trad. it. di Francesco Colombo, pgg.99-100]
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