Su decine di quaderni/ tu scrivi lunghe storie,/ romanzi, dici, di avventure;/ figlio mio, eccoti buono da legare./ Conosci tutti i faraoni/ del venerabilissimo Egitto,/ vuoi decifrare l'ittita,/ figlio mio, sei solo un babbeo./ Vedo che trascrivi i nomi/ e le opere dei geometri/ antichi come ad esempio quell'Archimede,/ figlio mio, non hai il cervello a posto.
[poesia scritta da Raymond Queneau ai tempi del liceo, titolo e data sconosciuti]
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