mercoledì 18 luglio 2012

Papini... Papini...

Io non scrivo per far quattrini, per farmi bello, per ruffianeggiare con le modeste fanciulle con gli uomini grassi [...]. Scrivo unicamente per sfogarmi nel senso più fognaiolo che vi sia dato pensare, o delicate immaginazioni di baritoni a spasso [mio il corsivo, perché è fantastico, n.d.a]. [...]. Ed intendo lo sfogo coi più plebei e stomacosi sinonimi: lo sputo che sale dal fondo della gola infiammata e che vola per incanto in infinita spruzzaglia [anche questo superbo, n.d.a.] su tutti i visi ch'io sarei degno di schiaffeggiare - il vomito della bile che mi ha distillato dal sangue lo spettacolo della nostra vita [cosa dire? n.d.a]...
[Giovanni Papini, 'Un uomo finito', op.cit., pag.220]

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