venerdì 5 luglio 2013

Per molti la cultura è uno strumento di pazzia, per quasi tutti di superbia

Per molti la cultura è uno strumento di pazzia, per quasi tutti di superbia […]. Quel tale sa una quantità di cose sugli animali feroci, sugli uccelli, sui pesci: quanti peli ha il leone sulla testa, quanto piume l’avvoltoio nella coda, con quante spire il polipo abbraccia il naufrago; come gli elefanti si accoppino volgendosi le terga e come la loro gravidanza duri due anni […]; come la fenice si bruci sopra una pira di legni aromatici e, bruciata, rinasca; come il riccio possa frenare una nave spinta a qualsivoglia velocità, mentre fuori dell’acqua non ha forza alcuna; […] che le talpe sono cieche e le api sorde, che – finalmente – di tutti gli esseri animati soltanto il coccodrillo è capace di muovere la mandibola superiore. Tutte cose false in grandissima parte […]. Ma anche se fossero vere non servirebbero affatto a vivere felici. Di grazia, come può giovare conoscere belve, uccelli, pesci, serpenti, e ignorare ovvero non curarsi dell’uomo […]?
[Francesco Petrarca, op.cit., Prose polemiche, pgg.713-715]
 

Nessun commento:

Posta un commento