Su un tanto nemico sperare di
conseguire una vittoria senza sangue è piuttosto vana pazzia che generosa
fiducia […]. Far guerra a tali uomini cedendo a un breve impeto d’ira e
abbatterli, anche se lo possiate impunemente, non vedo che diletto possa avere
per voi; lo vedranno forse meglio di me gli animi accesi di coloro che a mo’ di
femmine godono dei dolori degli amici e della vendetta di ogni offesa. Ma è
cosa né inutile né onesta, e neppure umana: assai meglio è dimenticare l’ingiuria
che vendicarla, meglio placare il nemico che annientarlo […]; che se anche a
raggiungere l’uno e l’altro scopo ugual fatica occorresse, tuttavia la mitezza
è propria degli uomini, la rabbia delle bestie, e non di tutte ma delle più
ignobili e d’indole più feroce.
[Francesco Petrarca, Le familiari – Ad Andrea Dandolo, doge di Venezia, esortandolo a far pace coi Genovesi – op. cit., pag. 947]
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