Io sono rimasto l'uomo che non accetta il mondo e in questo mio atteggiamento ostinato consiste l'unità e la concordia delle mie anime opposte. Io non voglio accettare il mondo com'è e perciò tento di rifarlo con la fantasia o di mutarlo con la distruzione. Lo ricostruisco con l'arte e tento di capovolgerlo con la teoria. Sono due sforzi in apparenza diversi ma concordi e convergenti.
[Giovanni Papini, 'Un uomo finito', op.cit., pag.218]
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