Io, sono la calamita umana, donna
stick. Un turista americano mi placca, appena entro in piazza. «Quella bandiera
lì, cos’è?» dice. Indica lo stendardo con sfondo azzurro, le stelle gialle disposte
a corona, dell’Europa unita. Si affloscia sopra l’ingresso del palazzo comunale.
«L’Unione europea», dico, «Francia, Germania, Spagna… presente?». Lui scuote la
testa. «Prenda fuori la moneta da un euro, da quel suo wallet Gucci fake», gli dico, io, calamita umana, donna stick. «Le
vede le stellette che ci sono sopra, in rilievo?». Sticky, sticky. «Le
stellette», dice, «già la bandiera americana le contiene...». Lo guardo. Cioè,
vuole dirmi, questo yankee di merda, che noi europei siamo dei fottuti imitatori,
a me, lo dice, la calamita umana dei turisti, donna stick. Non mi resta così
che prenderlo per il braccio. Sticky sticky calamitarlo sotto il memoriale dei
partigiani, la parete tappezzata dalle loro foto ritratto, black and white d'annata. «Le vede, quelle
faccette?» dico. «Pensi che la città di Bologna, i ragazzini là, l’han liberata
perfino quattro giorni prima che arrivassero gli americani… È chiaro?». «Oh, absolutely»,
dice lo yankee riponendo l'Euro nel wallet. «Absolutely cosa?» dico io, sempre più sticky sticky, calamita umana, donna stick.
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