Si vota per il nuovo sindaco. Sul poster del candidato
del centrosinistra è fotografata una giovane donna. Indossa un grembiule da
cuoca. Fabbrica della pasta all'uovo nella sua cucina accessoriata e moderna.
Sorride. Sei tu, quella donna? mi chiedo guardandola attraverso il finestrino
dell'autobus. No, non sono io. Nella vetrina
della sede del politico candidato per il centrodestra, un locale affittato nel
cuore del mercato gastronomico della città, sopra un piedistallo, sono tre
piccoli monitor. Su di essi scorre un identico filmato. È il comizio registrato
del candidato, che dall'alto di un palco, arringa la folla. Gesticola. Il viso
gli cambia espressione, mentre spiega il suo programma. Parla con enfasi
oratoria, come è giusto che sia durante la campagna elettorale. Racconta i
progetti che ha in mente per un completo rinnovamento della città. Ma quali
siano, questi progetti, non si può sapere. Perché l'audio del video è muto.
Muto.
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