martedì 14 febbraio 2012

Storia


I miei genitori, mai che li abbia visti litigare. L'unico litigio possibile tra loro era che mia madre aveva lasciato una piega sulla camicia di mio padre. Così lui gliela appoggiava sull'asse da stiro affinché la rifinisse. Mentre mi faccio la barba, diceva garbato, dagli un colpetto, per piacere. Mia madre inamidava il colletto, ci passava sopra il ferro sbuffante. In comune avevano un solo interesse: a nessuno dei due piacevano i film di guerra. Mio padre, perché era stato soldato in Africa. Mia madre, perché la violenza le metteva paura. Il giorno prima di morire, mio padre era in ospedale ricoverato per un'ulcera duodenale. Guardò mia madre che s'infilava il soprabito e disse all'infermiera La vede, quella signora? Be', è stato il mio unico amore. Mia madre arrossì, la borsetta le scivolò di mano, cadde a terra. Degli oggetti si rovesciarono sul pavimento. Scemo, gli disse. Mio padre rise. È un po' svanita, disse, ma mi piace così. Scemo, ripeté mia madre. Cinquant'anni anni di vita insieme. Quando mio padre morì, mia madre morì con lui. Fine della storia.

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