a quale strazio va chi s’innamora:
errori e sogni et imagini smorte
eran d’intorno a l’arco
triumfale,
e false opinioni in su le porte,
e lubrico sperar su per le scale,
e dannoso guadagno ed util danno,
e gradi ove più scende chi più
sale;
stanco riposo e riposato affanno,
chiaro disnore e gloria oscura e
nigra,
perfida lealtate e fido inganno,
sollicito furor e ragion pigra,
carcer ove si vèn per strade
aperte,
onde per strette a gran pena si
migra,
ratte scese a l’entrare, a l’uscir
erte,
dentro confusion turbida e
mischia
di certe doglie e d’allegrezze
incerte.
[Francesco Petrarca, op.cit.,
pp.190-192]
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